CANTIERI APERTI PER LA RISTRUTTURAZIONE DEI DUE TIPICI EDIFICI ?CASALE DELLA STELLA? E ?LA TORRETTA? NELLA PIANA DI SPOLETO


Cantieri aperti nelle due tipiche strutture della Piana di Spoleto denominate “Casale della Stella” e “La Torretta”. Il Consorzio della Bonificazione Umbra ha proceduto infatti all’aggiudicazione dei lavori, mediante il sistema della trattativa privata, all’impresa Sandro Broganelli di Spoleto ed i lavori di recupero sono dunque già iniziati. L’investimento attivato dal Consorzio grazie agli stanziamenti concessi dalla Regione Umbria, è complessivamente di seicentomila euro e l’obiettivo è quello di recuperare due edifici rurali tipici della Piana spoletina. Una ristrutturazione non fine a se stessa, ma funzionale alla messa a disposizione di strutture di servizio a quella che ormai si configura come una delle piste ciclabili tra le più lunghe d’Europa. Si tratta, come noto, del progetto di grande rilevanza ambientale e turistica che vede il Consorzio della Bonificazione Umbra tra i promotori ma soprattutto come soggetto attuatore, per la realizzazione della pista che congiungerà Spoleto a Santa Maria degli Angeli attraversando ben otto comuni lungo gli argini dei torrenti Marroggia, Tatarena, Teverone, Timia e del fiume Topino; e nel cui contesto è prevista appunto la spesa per il recupero funzionale degli edifici “La Torretta” e “Casale della Stella” ubicati a poca distanza dall’alveo del torrente Marroggia ed in posizione strategica rispetto al tracciato della pista. L’intenzione del Consorzio è quella di destinarli a punti di accoglienza e ritrovo turistico per quanti si troveranno a percorrere l’asse ciclabile. I lavori per la ristrutturazione dei due immobili sono resi possibili dallo stanziamento deciso dalla Regione nell’ambito del Piano di sviluppo rurale (Psr), mentre la costruzione della pista ciclabile è stata assicurata dai finanziamenti del Consorzio Prusst e del Piat, il programma per il rilancio delle aree terremotate. Proprio la Regione ha voluto attuare questo intervento consapevole che potrà garantire benefici all’economia del territorio, contribuendo ad una valorizzazione dei corsi d’acqua che lo attraversano.
La pista ciclabile sarà lunga una sessantina di chilometri in zone di particolare interesse naturalistico ambientale, con punto di partenza dall’invaso artificiale della “Diga di Arezzo” di Spoleto per terminare nell’area dell’ex stabilimento Montedison, a Santa Maria degli Angeli. Un’opera imponente, il cui scopo è soprattutto quello di fornire una diversa lettura del territorio e delle attività tradizionalmente ad esso legate. Il progetto definitivo ed integra quanto già contenuto nel preliminare, redatto dal Consorzio Bonificazione Umbra e dalla Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano. L’inserimento urbanistico della pista è stato sviluppato attraverso un apposito atlante urbanistico, nel quale è stato riportato il tracciato della pista sulla base dei Prg vigenti degli Comuni interessati dalla pista, che interessa per la maggior parte aree agricole, o sedi stradali esistenti o aree di rispetto fluviale, ed infine anche aree a parco territoriale fluviale.