DANNI ALLUVIONALI DEL 25 E 26 NOVEMBRE 2005


IL TORRENTE MARROGGIA ROMPE GLI ARGINI E INVADE D’ACQUA CENTINAIA D’ETTARI DI TERRENO

E’ una eccezionale quantità di pioggia quella che si è abbattuto nelle ultime ore sul territorio del Consorzio della Bonificazione umbra riproponendo in maniera pressante, ed ormai non più rinviabile, il tema della sicurezza idraulica nella Valle Umbra.
Cento i millimetri di pioggia caduti sullo spoletino e registrati alle ore 24.00 di sabato 26 novembre dalla stazione meteorologica installata presso la sede consortile a Pontebari.
Una impressionante volume d’’acqua che si è riversata in sole 24 ore e che ha messo a dura prova la rete idraulica di terza categoria e quella minore non classificata.
Il comprensorio del Consorzio di Bonifica, comprendente, tra gli altri, gli interi territori comunali di Montefalco, Trevi, Spoleto, Campello, Bevagna, Foligno, Cannara, Bettona, Spello e Castel Ritaldi è stato interessato da un regime di un doppio imponente colmo di piena, con diversi corsi d’acqua in fase di tracimazione ariginale e con diffusi fenomeni di dissesto, smottamenti, allagamenti diffusi di aree agricole ed extragricole e danni alle strutture idrauliche ancora in fase d’accertamento.
Inoltre, nella notte del 26 novembre, intorno alle ore 4.00 nei pressi della località Pietrarossa si è verificata la rottura di un argine a causa della presenza di tane di istrici che hanno causato l’infiltrazione dell’acqua con il conseguente smottamento e crollo dell’argine sinistro del Marroggia, per un fronte di oltre 15 metri, 300 metri a valle del ponte di Pietrarossa in Comune di Trevi. Tale rottura ha provocato la fuorisciuta dell’intera portata in transito causando l’allagamento di oltre 400 ettari di terreni con ingenti danni alle attività agricole.
Pronto l’intervento degli uomini del Consorzio della Bonificazione umbra che già nella notte, dopo una giornata intensa per le vaste segnalazioni giunte da piiù parti del territorio, si sono prodigati per limitare i danni dovuti al maltempo. Estesi allagamenti, infatti, si sono verificati anche a seguito dello straripamento di fossi minori in località Polzella, Capanne, Piana di San Bartolomeo, San Luca, Casevecche, Sagn Giacomo e Fabbreria.
Per la riparzione della rotta arginale del torrente Marroggia da parte del Consorzio è stato attivato il piano di emergenza per la ricostruzione dell’argine con coinvolgimento di mezzi e persone dell’Ente.
Tutti canali più importanti, ha sottolinato comunque il Presidente del Consorzio Ugo Giannantoni, grazie alla capillare opera di manutenzione ordinaria effettuata dall’Ente sul territorio grazie ai finanziamenti regionali, hanno retto il passaggio dell’onda di piena anche se, ha aggiunto l’amministrazione consortile, questo evento ha riproposto con forza la necessità di destinare maggiori risorse alla sicurezza idraulica del territorio. Restano da effettuare residui interventi sulla rete minore, conclude l’Ente consortile, che saranno risolti non appena il livello d’acqua dei canali pensili si saranno normalizzati.