IL PROGETTO DI MESSA IN SICUREZZA DEL FIUME TOPINO IN MOSTRA A FOLIGNO SCHEDA TECNICA SULLE ATTIVITA? DEL CONSORZIO DELLA BONIFICAZIONE UMBRA


tratto da FOLIGNONLINE martedì 10 gennaio 2006


Il Consorzio della Bonificazione Umbra costituisce un organo tecnico specializzato in materia di bonifica e difesa del suolo, cui compete l’individuazione degli interventi per il razionale utilizzo e la tutela del territorio e dell’ambiente.
Esso costituisce il “braccio operativo” degli enti pubblici territoriali, attraverso l’attuazione delle funzioni e dei compiti che gli sono attribuiti dalla legge, con particolare riferimento alle risorse idriche anche per quanto concerne la trasformazione ed il miglioramento degli ordinamenti produttivi.
La difesa del territorio, e conseguentemente della collettività, rappresenta la “mission” del Consorzio della Bonificazione Umbra, che agisce in perfetta sintonia con le amministrazioni pubbliche interessate e attuando gli interventi dopo aver acquisito tutti i pareri previsti dalle normative vigenti, in ciò includendo la formale partecipazione degli enti nella conoscenza e nell’approfondimento delle scelte tecniche adottate e ritenute le più adeguate sulla scorta delle valutazioni effettuate dal Consorzio e dai suoi progettisti.

In questi ultimi anni, grazie alla fattiva collaborazione con la Regione Umbria che ha reso disponibili i finanziamenti necessari, il Consorzio della Bonificazione ha potuto attivare numerosissimi cantieri che stanno consentendo di concretizzare una serie di progetti mirati sia alla sistemazione del patrimonio idrico che alla prevenzione ai fini della sicurezza, nell’ampio territorio di competenza che abbraccia i comprensori del Folignate e dello Spoletino (più esattamente i territori comunali di Spoleto, Montefalco, Trevi, Bevagna, Castel Ritaldi, Campello, Foligno, Cannara, Bettona, Nocera Umbra, Sellano, Spello e Valtopina e, nella Provincia di Terni, una parte del Comune di Acquasparta. La spesa complessiva attivata si articola come di seguito: 11 milioni di euro circa di lavori eseguiti e circa 13 milioni di progettazioni eseguite; manutenzioni idrauliche effettuate per circa 500 milioni di euro e gestione di 4200 ettari (Foligno e Spoleto). In via di attivazione 1200 ettari in Comune di Bettona e Cannara (irrigazione in dx Chiascio).

Si evidenzia come il Consorzio della Bonificazione Umbra, nel quadro del contenimento dei costi e del miglior utilizzo delle risorse pubbliche assegnate, abbia da tempo intrapreso il percorso della crescita tecnica degli addetti e della ottimizzazione delle disponibilità economiche a disposizione, oltre che alla scelta più qualificata possibile delle progettazioni da sviluppare internamente. Il rafforzamento delle esigenze di prevenzione, legate alla sicurezza del territorio, impone una presenza costante ed investimenti che garantiscano i risultati auspicati, senza dimenticare però la valenza ambientale del territorio su cui si va ad agire, aspetti che il Consorzio di Bonificazione Umbra intende tenere alla base della propria attività.

In esito a ciò - nel porre l’accento sui contenutissimi costi di gestione dell’Ente in rapporto agli investimenti attivati sul territorio, con ricadute positive anche sull’economia locale e sull’occupazione - nella relazione allegata al corrente Bilancio dell’Ente consortile si evidenzia come l’impiego della contribuzione consortile sia destinata ai vari servizi (ad esempio l’esecuzione di lavori o la manutenzione idraulica); una quota di poco superiore al 24 per cento riguarda l’assistenza e la gestione degli interventi mentre una quota che sfiora il 49 per cento è direttamente impiegata nella manutenzione.

Le recentissime emergenze registratesi nel nostro territorio in occasioni delle straordinarie precipitazioni meteoriche, hanno evidenziato l’utilità della presenza del Consorzio di Bonifica e delle sue maestranze specializzate che hanno consentito di riportare in breve – lavorando anche di notte – le varie situazioni alla normalità secondo quel principio di difesa del territorio che anima l’Ente stesso.

Non ultimo, è giusto evidenziare come la legge 30/2004 abbia riconfermato, nel rispetto del principio di sussidiarietà, il ruolo fondamentale dei Consorzi di bonifica, quali enti pubblici, a struttura associativa, dotati di autonomia funzionale e contabile. In tale quadro sono state ampliate le funzioni degli enti consortili, adeguandole alle nuove esigenze di salvaguardia ambientale e di tutela delle acque, oltre che di razionale utilizzazione della risorsa idrica, attraverso l’applicazione degli usi plurimi; ai consorzi vengono anche affidate le funzioni di attuazione delle azioni e degli interventi di bonifica, previsti nei programmi triennali ai sensi della legge 183/89 sulla difesa del suolo. E’ prevista un’ampia collaborazione fra enti locali e Consorzi di bonifica, di cui viene ribadito il principio di autogoverno, dettando una puntuale disciplina per la contribuenza con particolare attenzione alla determinazione del “beneficio” goduto dagli immobili; questo può consistere sia in un incremento di valore per effetto dell’azione della bonifica, sia nella conservazione di tale valore (come emerge anche dalla più recente giurisprudenza).