Ente finanziatore: Comune di Foligno

Importo finanziato: EUR 215.000,00

Data di fine lavori: 2010-09-06

Descrizione sintetica

Nel mese di novembre 2005, il territorio dell’Italia centrale è stato oggetto di diffusi, abbondanti e intensi eventi pluviometrici che hanno coinvolto il bacino del F. Tevere, determinando al suolo, in particolare nell’alto-medio Tevere, l’esondazione del F. Tevere e del reticolo secondario e minore, causando danni alluvionali a strutture pubbliche e private, alle infrastrutture nonché alla viabilità nel territorio della regione Umbria.

In esito alla redazione del “Piano erosione spondale / officiosità idraulica” ed alla sua approvazione avvenuta con Ordinanza del PGR 6 febbraio 2008, n.2, il Consorzio della Bonificazione Umbra è stato individuato fra i soggetti attuatori degli interventi ed opere previste nel suddetto Piano, compresi nel territorio regionale ricadente nel comprensorio di Bonifica n.4 Topino-Marroggia di cui alla L.R. n.30/04.

Si illustrano nel seguito i singoli interventi.

T. Tessinello

La lunghezza dell’intervento è pari a 152 m circa.

L’intervento di progetto interessa con continuità il tratto del T. Tessinello che scorre in adiacenza al parcheggio del polo ospedaliero del comune di Spoleto, tra lo scatolare di attraversamento su Via Giuseppe Valadier e la confluenza con il Fosso di Colle Attivoli.

I lavori previsti sono necessari per la riparazione e la stabilizzazione delle sponde del corso d’acqua, dimostratisi vulnerabili all’azione della corrente in caso di piena a causa di:

  • velocità sostenute determinate dall’acclività del profilo e dal raggio idraulico;
  • scarpa ridotta delle sponde, in particolare di quella in destra idrografica;
  • scarsa qualità dei terreni (in alcuni casi costituiti da riporti di materiale edile);
  • tortuosità planimetrica dell’asse.

Risagomatura trasversale della sezione idraulica del T. Tessinello, mediante escavazione delle sponde e del fondo alveo senza variazione del profilo idraulico. 

Sezione con forma simile al doppio trapezio, con alveo di magra della larghezza di 3,50 m ed altezza di 1,30 m, con piccole banche laterali atte a consentire il transito degli operatori per la manutenzione manuale stagionale nelle zone inaccessibili ai mezzi meccanici.

La stabilizzazione della sezione idraulica così risagomata è ottenuta con palizzate in legno di castagno, costituite da pali verticali, di dimensioni commerciali L=2,50-3,50 m e D=14-20 cm, che vengono infissi nel terreno per almeno 1,50 m a mezzo di macchina operatrice con idonea attrezzatura battipalo e resi solidali fra di loro con un collegamento in testa palo composto da una doppia fila di paletti orizzontali, accoppiati e a giunzioni sfalsate, di dimensioni commerciali L=3,00 m e D=10 cm, fissati con bulloneria in acciaio zincato.

L’allineamento e l’ancoraggio della palizzata alla scarpata sarà eseguito ad intervalli opportuni mediante tiranti multipli in filo di ferro zincato realizzati tra singoli pali di tenuta infissi a tutta altezza nel terreno e la stessa palizzata.

L’intervento di sistemazione idraulica è completato con una recinzione in balaustra in legno sulla sommità della sponda sinistra idrografica del T. Tessinello adiacente al parcheggio dell’ospedale.

T. Tatarena

Ripristino della parte di struttura in gabbioni crollata o dissestata secondo opportune dimensioni di calcolo. 

Tratto I: consolidamento per piccoli tratti della fondazione della preesistente struttura, mediante idonea sottofondazione in scogliera lapidea saturata con calcestruzzo, al fine di evitare cedimenti della parte in elevazione. Sottofondazione con dimensione in sezione trasversale di 2,00x1,00 m [LxH] e lunghezza pari a circa 14 m.

Tratti II e IV: demolizione e ricostruzione della precedente struttura, causa stato di dissesto avanzato per cedimento fondale e conseguente spostamento differenziale degli elementi scatolari che ne pregiudica qualsiasi intervento di consolidamento.

Il materiale derivante dalla demolizione è stato opportunamente cernito al fine del riutilizzo in parte nella costruzione della nuova struttura.

La tipologia della nuova opera di protezione spondale e sostegno prevede l’impiego di gabbioni scatolari lapidei per la parte in elevazione e scogliera in massi lapidei sciolti per la fondazione.

Il profilo verticale è costituito da n.5 ordini di gabbioni di altezza totale di 4 m, con paramento a risega . La gabbionata poggia su una fondazione costituita da scogliera lapidea delle dimensione massime in sezione trasversale di 3,00x1,50 m [LxH]. 

La nuova struttura si svilupperà longitudinalmente per circa 16,00 m.

Tratto III: ricostruzione della gabbionata che risulta completamente crollata, lasciando priva di protezione la scarpata.

La tipologia e dimensioni dell’opera sono le stesse illustrate per il ripristino dei tratti II e IV di cui sopra.

Per il rinterro a tergo dell’opera è stato utilizzato materiale di cava di natura calcareo opportunamente selezionato nella granulometria, per garantire la necessaria dinamica di filtrazione e, dunque, l’assenza di spinta idraulica; a tal fine è stato posto in opera idoneo geotessile non tessuto con funzione di filtro separatore tra terreno di rinterro e materiale drenante.