PISTA CICLABILE DA SPOLETO A SANTA MARIA DEGLI ANGELI


Diventerà una delle piste ciclabili più lunghe d’Europa e per questo motivo d’attrazione in più per quanti vorranno giungere in Umbria alla scoperta degli angoli più ameni del territorio. E’ la pista che congiungerà Spoleto a Santa Maria degli Angeli attraversando ben otto comuni lungo gli argini dei torrenti Marroggia, Tatarena, Teverone, Timia e del fiume Topino. Il progetto - che ha coinvolto numerosi soggetti per la sua più puntuale messa a punto – ha visto il Consorzio della Bonificazione Umbra tra i promotori ed ora anche come soggetto attuatore. Sul progetto definitivo dell’intero percorso è arrivato il parere favorevole dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere ed il Consorzio ha conseguentemente provveduto ad approvare il verbale della Conferenza di Servizi già tenutasi e durante la quale il progetto è stato posto all’attenzione di tutti i soggetti istituzionali competenti. Il Consorzio procederà quindi, nei prossimi, giorni all’approvazione del progetto relativo al primo lotto esecutivo, che riguarda la realizzazione del tratto di pista da Pontebari di Spoleto a San Giacomo e del tratto da Ponte dell’Occhio a Bevagna, attraverso i comuni di Montefalco, Foligno e Bevagna. Conseguentemente sarà possibile attivare le procedure di gara per l’affidamento dei lavori. Ad intervento ultimato, la pista ciclabile sarà un percorso lungo una sessantina di chilometri di particolare interesse naturalistico ambientale con punto di partenza dall’invaso artificiale della “Diga di Arezzo” di Spoleto per terminare nell’area dell’ex stabilimento Montedison, a Santa Maria degli Angeli. Un’opera imponente, il cui scopo è soprattutto quello di fornire una diversa lettura del territorio e delle attività tradizionalmente ad esso legate. Il progetto definitivo, finanziato con fondi del Consorzio Prusst, sviluppa ed integra quanto già contenuto nel preliminare, redatto dal Consorzio Bonificazione Umbra e dalla Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano a partire dal novembre del 1997. L’inserimento urbanistico della pista è stato sviluppato attraverso un apposito atlante urbanistico, nel quale è stato riportato il tracciato della pista sulla base dei Prg vigenti degli Comuni interessati dalla pista. Sono anche state analizzate le rispondenze con gli strumenti di pianificazione territoriale e di area vasta che realizzano il quadro di compatibilità ambientale, dovute al Piano urbanistico territoriale e di compatibilità paesaggistica dovuta al piano territoriale di coordinamento provinciale. La pista infatti interessa per la maggior parte del suo sviluppo aree agricole, o sedi stradali esistenti o aree di rispetto fluviale, ed infine anche aree a parco territoriale fluviale. “Nella redazione del progetto – sottolinea il presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra, Ugo Giannantoni - si è realisticamente previsto che l’opera sarà realizzata per fasi successive e non necessariamente consequenziali come tratti. Potranno cioè essere realizzati, per diverse ragioni, tratti ricadenti in Comuni diversi, o anche tratti all’interno dello stesso Comune ma non direttamente consequenziali”.