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Diga di Arezzo

La Diga sul Torrente Marroggia

Nel campo delle opere idrauliche, la più importante opera realizzata dal Consorzio della Bonificazione Umbra in questi ultimi 50 anni, è la costruzione della Diga di Arezzo sul torrente Marroggia.

Nel 1955 1'ing. Luciano Zannoni, allora Direttore del Consorzio, elaborava un Progetto di massima per la costruzione dello sbarramento in parola, che aveva lo scopo di modulare e regimare le piene del torrente eliminando alcuni degli inconvenienti verificatisi in quegli anni.

Il Prof. Ing. Filippo Arredi nel 1956, su uno studio geognostico redatto dal Prof. Ing. Manfredo Manfredini, elaborava il Progetto esecutivo della diga che veniva approvato dal Ministero dei Lavori Pubblici con D.M. n° 6339 Div. XII in data 21/1/1958. I lavori venivano iniziati nel 1958 sotto la Direzione dei Lavori dell'Ing. Luciano Zannoni e ultimati nell'anno 1962.

L'opera veniva collaudata nel 1964 con un costo complessivo di circa £ 514 milioni. Per la sua realizzazione furono impegnati 65.000 mc di calcestruzzo ed effettuati 18.000 mc di movimenti terra. Lo sbarramento ha un andamento planimetrico costituito da tre tratti rettilinei raccordati da due curve circolari di raggio di m 100 e m 130 (tale andamento dà una soddisfacente impostazione dell'opera sia in rapporto alla morfologia che alla costipazione del terreno) ed è suddiviso in 19 conci di m 14 ciascuno con una larghezza massima della fondazione pari a 31 m.

Solo nel 1977 con il rilascio della concessione per uso irriguo veniva riconosciuta ufficialmente la duplice funzione di regolazione delle piene e di serbatoio per l'irrigazione.

La capienza del serbatoio è pari a circa 6,5 milioni di mc, di cui 3,6 destinati all'irrigazione e 0,5 come franco morto. La capacità residua tra le due quote di circa 2,4 Milioni di mc è destinata alla modulazione delle piene.

Lo sbarramento possiede inoltre una particolare opera di presa per l'irrigazione, realizzata nel 1981 (Ditta Riva Calzoni Bologna), che permette di derivare acqua pressoché in superficie e pertanto ad una temperatura tollerabile dalle colture, data la forte escursione termica esistente con il fondo del lago. La stessa è mantenuta circa 1,5 m sotto il pelo dell'acqua, tramite un galleggiante.

La diga è dotata di una serie di apparecchiature che permettono il controllo di alcuni parametri quali: il livello del lago, le portate in uscita per irrigazione, l'altezza di pioggia, le temperature ecc. Sono inoltre effettuate periodicamente misure a mezzo di osservazioni quali: lo spostamento verticale e orizzontale dei conci, il livello dell'invaso, i volumi pluviometrici ecc. Tutti i dati sono registrati su supporti magnetici e quindi disponibili per il continuo controllo e monitoraggio delle condizioni di efficienza strutturale dell'opera, nonché per elaborazioni statistiche.