UN PATTO PER SALVARE IL CLITUNNO


Un patto con l’ambiente e un impegno per le generazioni future. E’ questo lo spirito che qualifica l’accordo di programma per la valorizzazione eco-ambientale e la sistemazione del fiume Clitunno che adesso operativo a tutti gli effetti, dopo la definizione dei rapporti con tutti i soggetti pubblici che hanno deciso di costituire una vera e propria task-force per la sistemazione e la tutela di quelle acque che erano addirittura sacre ai Romani che eressero lungo l’alveo terme, templi e ville e che hanno ispirato autori come Plinio il Giovane, Virgilio, Giosuè Carducci e George Byron e persino il pittore francese Camille Corot. Un patrimonio naturalistico come il Clitunno rappresenta dunque una risorsa da non lasciare in secondo piano, anche perché la valorizzazione ed il potenziamento della sua valenza ecologica può avere riscontri positivi su tutto il territorio. Il Consorzio della Bonificazione Umbra, quale soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla base delle funzioni trasferite dalla Regione Umbria (sulla base di uno specifico accordo che rende disponibile anche le risorse finanziarie necessarie) ha quindi ritenuto di doversi rendere promotore della riqualificazione di questo fiume, anche sulla scorta delle indicazioni e dei contributi pervenuti dagli altri enti territoriali: il Comune di Campello sul Clitunno e la Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano hanno posto in essere iniziative congiunte volte alla elaborazione di un piano di valorizzazione del tratto di Clitunno che interessa quella porzione di territorio; il Comune di Trevi ha più volte evidenziato in iniziative pubbliche la necessità dell’elaborazione di un piano organico di interventi di valorizzazione; il Comune di Bevagna ha sollecitato da parte sua il miglioramento della fruibilità del fiume nell’area urbana e periurbana. Questo primo pool di enti pubblici ha così fatto emergere la necessità di coinvolgere tutti i Comuni e la Provincia di Perugia i cui territori sono attraversati dal Clitunno, oltre ad altri soggetti pubblici a vario titolo interessati all’iniziativa. E infatti, a conclusione di un percorso di confronto e verifiche, la volontà di giungere alla valorizzazione ambientale ed ecologica di uno dei più importanti corsi d’acqua dell’Umbria ha trovato una sintesi fondamentale nell’Accordo di Programma tra vari i soggetti deputati alla difesa ed alla salvaguardia del territorio (inclusa la Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici). Il primo passo è stato quindi l’affidamento della progettazione preliminare per l’esecuzione degli interventi di valorizzazione eco-ambientale che sono stati individuati: costruire un esempio di intervento territoriale in grado di assolvere alle funzioni di salvaguardia e valorizzazione della natura in concomitanza con azioni di sviluppo delle attività eco-compatibili, di ricreazione all’aperto in condizione di sicurezza idraulica; realizzare un miglioramento della qualità ecologica complessiva dell’ambiente interessato attraverso la mitigazione di impatti attualmente presenti e la realizzazione di un “corridoio ecologico” che colleghi i territori pedemontani di Campello sul Clitunno con la pianura del Folignate.